Un problema che ci riguarda tutti, senza confini ideologici, culturali e geografici.
Fukushima, iodio radioattivo 3.355 volte superiore alla norma. Le radiazioni giapponesi arrivano in Cina
Dopo l'allarme per la fuoriuscita di plutonio la preoccupazione aumenta ancora a Fukushima. Un tasso di iodio radioattivo 3.355 volte superiore alla norma è stato rilevato nell'acqua di mare prelevata a 300 metri a sud della centrale nucleare, nel nord-est del Giappone, secondo quanto ha annunciato l'azienda che gestisce l'impianto, la Tepco.
Si tratta del livello più alto di iodio 131 rilevato dall'inizio dell'emergenza, scattata l'11 marzo scorso dopo il sisma e lo tsunami che hanno colpito il Giappone, danneggiando l'impianto nucleare. Domenica scorsa, era stato annunciato un tasso di iodio radioattivo 1.850 volte superiore alla norma nell'acqua prelevata ad alcune centinaia di metri da Fukushima.
Non si ferma intanto l'attività per trovare una soluzione efficace capace di scongiurare il disastro. Il Giappone sta valutando di coprire i tre reattori danneggiati della centrale, per ridurre le emissioni radioattive, e di utilizzare un'autocisterna per eliminare l'acqua contaminata presente nell'impianto.
Il governo pensa di coprire le centrali - Stando a quanto riferito dal quotidiano nipponico Asahi Shimbunun, il governo sta pensando di ricorrere a delle coperture speciali per i tetti e le pareti degli edifici esterni dei reattori 1, 3 e 4, con l'impiego di strumenti di aerazione per scongiurare accumulo di gas e nuove esplosioni. Un altro progetto riferito dal giornale prevede di ancorare un'autocisterna nell'Oceano Pacifico, vicino ai reattori 1 e 4, per eliminare l'acqua radioattiva trovata nelle sala macchine e in un tunnel situato vicino al reattore 2, che porta all'esterno dell'edificio. Interpellato a proposito, il portavoce del governo, Yukio Edano, ha risposto che il governo e gli esperti nucleari stanno valutando "tutte le soluzioni, anche quelle citate dalla stampa".