mercoledì 27 maggio 2009

L'ORO DELLA CAMORRA

Importante appuntamento per i giovani

con giornalisti e politici.



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martedì 19 maggio 2009

Lettera aperta ai cittadini di Campodipietra


Una piccola lista ma funzionale al nostro obiettivo. Quale obiettivo? Quello di riaffermare il concetto di partecipazione, di democrazia, di legittima, corretta opposizione.
Non altro ha mosso la nostra iniziativa, se non il desiderio di dare alla comunità il sostegno di una voce non allineata, rispettosa delle prerogative della probabile maggioranza, ma attenta e vigile sull’applicazione del mandato popolare.
Altri avevano manifestato questa disponibilità, poi coartata dai ripensamenti dell’ultima ora.
Noi non ci siamo tirati indietro e ci siamo confermati pronti a fare la nostra parte nell’esclusivo interesse di Campodipietra e dei suoi cittadini.
Consapevoli delle difficoltà, dei mugugni, delle pressioni che avremmo dovuto contrastare.
Ci esclude dalla competizione un banale errore che è conseguenza di ingannevoli valutazioni e di malriposta fiducia, di cui facciamo pubblicamente ammenda.
Chiedo infine scusa a quanti mi hanno stimolato, indirizzato, sostenuto. Apertamente e lealmente.

Campodipietra, 14 maggio 2009

Antonio Spina
(candidato sindaco Comune di Campodipietra)




giovedì 7 maggio 2009

2 FISSO


Carissimi Amici, siamo ormai a quasi un mese dall’Election day, o meglio, dalla tornata elettorale del prossimo 6 e 7 giugno. Il Cannocchiale del blog non può fare a meno di puntare la sua lente su questa data così rilevante. E’ un momento importante per Campodipietra, momento in cui il confronto politico non posso che immaginarlo serrato e spesso anche aspro, senza risparmio di energie atte a convincere e portare dalla propria parte gli ultimi indecisi. Io che vivo lontano, immagino l’animosità per gli ultimi accordi, le ultime strategie e, perché no gli ultimi tradimenti! Garage, tavernette e case fuori le mura cercheranno di essere, in queste ore, custodi di quei segreti di pulcinella che già tutti conoscono da tempo. In fin dei conti, guardando più da vicino quanto accade in queste circostanze, ci fa rendere conto di quanto l’essere umano ami giocare e spesso nel farlo si rende ridicolo purtroppo anche quando il gioco riguarda il bene di tutti e quindi cose molto serie!
Noi, invece, gente scanzonata e libera da questi legacci e da queste afflizioni della politica da vicolo, ci incontriamo in piazza, nella nostra Piazza virtuale per fare tutti insieme un gioco: dedicatemi due minuti del vostro tempo, solo due minuti. Il gioco è semplice non presenta regole complicate da imparare, tutti lo conoscono e tutti vi possono partecipare. Vi invito al TOTO ELEZIONI o meglio, ancor prima al TOTO LISTA, considerando che mancano ormai poche ore alla loro presentazione ufficiale. Le scommesse sono aperte, Tra un po’ sarà possibile fare la propria puntata!
Attenzione, parlavamo di regole, regole semplici ma, ahimè, qui a Campodipietra pare manchino anche queste. Coloro che sanno leggere nella sfera di cristallo della politica infatti mi riferiscono proprio all’ultimo momento che probabilmente non sarà presentata alcuna lista in contrapposizione a quella dell’amministrazione uscente. Parliamo di una lista seria e non di comodo chiaramente. Non sarà possibile scegliere, incredibile, quasi grottesco. Ci hanno tolto il gusto anche di scommettere al toto elezioni e al toto lista: niente pronostici, che amarezza!
Giunti a questo punto la considerazione sorge spontanea: Campodipietra è il comune anzi è l’unico comune in Italia che non ha bisogno di alcun contradditorio politico visto che l’amministrazione attuale ha reso tutti, ma proprio tutti, beati e contenti. Qualsiasi cittadino di qualsiasi fede politica, di qualsiasi condizione sociale culturale ed economica si riconosce in essa. Allora, giù il cappello ed onore a questa coalizione, alla giunta, anzi propongo che Campodipietra diventi luogo di studio dove tutti gli amministratori d’Italia dovrebbero convergere e frequentare uno stage per imparare ed assimilare questo miracolo della politica locale al fine di estenderlo alle loro rispettive comunità. Eviteranno sicuramente in futuro, di sudare le fatidiche sette camicie per convincere elettrici ed elettori alla propria causa.
Battezzerei Campodipietra ”Il CEPU della politica”. Un domani ogni suo diplomato, potrà dire fiero e tronfio: “ io ci ho stato”.
Bando agli scherzi, c’è poco da ridere perché le responsabilità di quanto accade, della assenza di un sacrosanto pluralismo politico, di un necessario e irrinunciabile contradditorio sono conosciute e chiare a tutti, soprattutto agli infiltrati in quella politica sana e consapevole o meglio a quei furbi che in nome di una fede per Campodipietra.... pensano di poter portare la gente, come buoi, dove vogliono e quando vogliono o peggio ancora manipolarne le coscienze.
Allora non c’è da aspettare altro che il fato si compia o forse che alcuni, con slancio e sana incoscienza, ancora una volta fuori da questo coro di muti, possano e soprattutto vogliano urlare le loro ragioni.
Questa volta possiamo scommettere liberamente anzi è doveroso farlo: 2 fisso.
Il saggio recita: Tenta, perché se non hai mai tentato, non hai mai vissuto! Noi vogliamo vivere.

mercoledì 6 maggio 2009

TOQUINHO TORO FESTIVAL 2009

COMUNICATO STAMPA

Nell’ambito del Toquinho Toro Festival 2009 (II Edizione luglio 2009), è indetto il Concorso Chitarristico "Premio Toquinho".Al "Premio Toquinho", che si terrà a Toro, sabato 9 Maggio 2009, alle ore 16.30, possono partecipare giovani di età compresa tra i 14 e i 20 anni compiuti nel 2008 di qualsiasi nazionalità.L’iniziativa – scrive il sindaco di Toro, l’arch. Angelo Simonelli – è volta a rinsaldare in modo sempre più approfondito l’amicizia e l’affetto filiale e fraterno con l’emblema della musica brasiliana, di origini toresi. In nome di Toquinho si intende stimolare ed incoraggiare i giovani musicisti ben disposti di mettere al servizio dell’utilità comune i talenti di cui sono portatori.Il direttore artistico della manifestazione, Leo Quartieri, ha sempre rivolto un interesse particolare alla didattica e alla promozione della musica con particolare attenzione ai giovani, che hanno bisogno di opportunità giuste per consolidare i propri obiettivi artistici.Lo scopo principale del concorso – precisa Quartieri – non è assolutamente quello di mettere in competizione i giovani musicisti, ma di farli incontrare attraverso le proprie capacità artistiche esaltandone l’impegno e le doti individuali. Si augura a tutti i partecipanti di regalare alla propria vita momenti di grandi soddisfazioni che la musica concede.

sabato 2 maggio 2009

Campodipietra in blog

Esprimo un apprezzamento a Marco Carlone e al suo coraggio. Aprire un blog su Campodipietra per aiutare la comunità a ritrovarsi, a ricercare radici e identità con lo sguardo rivolto al futuro senza trascurare il proprio passato è opera meritoria anche se complessa. Intendo sostenere una simile iniziativa perchè offre la possibilità di far reincontrare i campetresi ovunque dispersi  " p ssu Munn " come dice Aldo Ricciardi in una sua bella canzone popolare da New Britain a Windsor, da Mannehiem a Melbourne, da Buenos Aires a Montreal fino a giungere ai tanti che sono più semplicemente a Roma o a Campobasso. L'idea di una Piazza Rimembranza Virtuale affascina perchè richiama sentimenti e legami che generazioni di campetresi hanno trasmesso ai propri figli ovunque si siano trovati a vivere e lavorare. E oggi i moderni strumenti tecnologici possono compiere quel miracolo di riunificare i Carlozzi di New York  con i Paventi, i D'Avirro, i Mancini, i Cefaratti, i Barile, i Ricciardi, i Pietrantuono, i Francalangia e gli altri nuclei campetresi sparsi praticamente ovunque. Insieme in questa nostra Piazza possiamo metter su una bibliografia sulle origini del comune, sull'evoluzione dell'abitato, le traversie, gli aneddoti, le figure più significative, gli episodi più belli, le vicende tristi e gli atti di coraggio. Si pensi alla causa contro il Barone Iapoce o alla proclamazione della Repubblica a Campodipietra nel 1848, alla fuga dal comignolo di Adolfo Colagiovanni inseguito dai fascisti fino alle vicende di Francesco Rossi. Internet ci potrà aiutare a recuperare pezzi di storia campetrese quando siamo ancora in tempo a farceli raccontare da Nicola Spina, Amedeo Francalangia, Caterina Mancini solo per menzionarne alcuni. Conoscere il passato è costruire una biblioteca virtuale dove ciascuno può attingere frammenti di sapere non serve solo a restituire dignità a uomini, donne e famiglie campetresi ma ci aiuta ad avere un tessuto identitario di comunità che ci unisce al di là dei rancori secolari che hanno indotto generazioni successive a continuare a contrastarsi per vicende annose. Insieme dall'Argentina al Venezuela, dall'Europa all'Italia si potrà riflettere sulla mutazione profonda di Campodipietra, di quello che non è più perchè gran parte dei cittadini è stata obbligata ad andar via, e di ciò che è diventata oggi con l'arrivo di tante altre persone che vogliono capire dove si trovano e non rassegnarsi ad essere perenne periferia di Campobasso. Tutti potremmo recuperare quel giusto orgoglio di campetresi nel sapere che gli antesignani della clinica Villa Maria, del Molino Martino, del Pastificio La Molisana, del Molino Ferro sono partiti dagli insegnamenti rigorosi e dalla cultura del lavoro di Campodipietra. Insigni diplomatici come l'Avv. Luigi Mancini, docenti severi quali il Prof. Domenicangelo Di Girolamo, eminenti rappresentanti istituzionali come il Prof. Adolfo Colagiovanni, tecnici, professionisti, medici, imprenditori campetresi. Negli Stati Uniti un uomo nato a Campodipietra, Carlo Francalangia, è proprietario di una fabbrica che costruisce motori di aeroplani, e pur tra mille impegni, nonostante non abbia più parenti in Molise, quando può cerca di tornare ogni anno a S. Michele. Non voglio tediare chi legge e mi limito a riaffermare l'utilità storica e culturale di un tentativo fatto da un Carlone di spezzare una lancia in favore di un nucleo di case indisponibili a evolvere in un dormitorio senza passato nè futuro. A differenza di altre piccole comunità che hanno conservato pratiche, identità e costumi condivisi, Campodipietra conta l'80% della popolazione proveniente da altri comuni con oltre la metà dei residenti che vivono fuori dal centro abitato. Sommare le rigide divisioni familiari campetresi con un ampio numero di persone giunte dal 1950 al 1970 e con coloro che nell'ultimo decennio hanno trovato conveniente acquistare casa a Campodipietra, è opera più unica che rara. In nessun altro comune molisano c'è qualcosa di analogo e ciò rende problematico l'agire sociale con effetti negativi che non hanno risparmiato nemmeno i parroci dell'ultimo ventennio. L'auspicio è che insieme, campetresi dei dintorni come me, non si sentano più forestieri a casa propria e che al contrario vengano considerati un'opportunità per la Campodipietra del futuro che dovrà fare di più per ricordare i suoi migranti ma contestualmente dovrà accelerare un processo di inclusione e di integrazione che agevoli la ricostituzione di una comunità coesa. Grazie Marco per il tuo blog e sii ostinato come ogni buon campetrese, non fermarti alle prime critiche nè arrenditi alle previdibili difficoltà che incontrerai.

Michele Petraroia